EDITORIALE: IL VIAGGIO DI RITORNO

Il ritorno dura sempre meno dell’andata, un po’ perché la curiosità del viaggio si sta lentamente esaurendo, un po’ perché ormai il paesaggio che ammiravamo andando, bene o male l’abbiamo imparato e rivederlo al contrario non fa più un certo effetto.
Questa regola vale per qualsiasi tipo di avventura, al di fuori di quella sportiva. Abbiamo visto campionati vinti nel girone di andata e dilapidati in quello di ritorno e viceversa, salvezze impossibili a novembre e scontate e maggio, insomma tutto il contrario di tutto.
È il 5 gennaio, sono circa le 20:30 e si è appena conclusa una tiratissima Urania Milano - Sella Cento, vinta dai lombardi dopo un tempo supplementare. Quella sconfitta sanciva un dato sanguinoso, forse storico: la Benedetto XIV chiude il girone d’andata senza alcuna vittoria in trasferta. Nel corridoio che separa la sala stampa e lo spogliatoio ospite, gli sguardi degli addetti ai lavori biancorossi sanno di rabbia, frustrazione, nervosismo, ma non di tristezza, delusione, disperazione. Renato Nicolai interviene subito dopo la conferenza di Emanuele Di Paolantonio per ringraziare i tifosi accorsi anche quel giorno in tantissimi e assicurare che i ragazzi stanno facendo di tutto in palestra e la Sella se la giocherà fino alla fine per salvarsi. È un periodo complicato, la squadra fatica addirittura ad allenarsi in un numero che consenta di mantenere alta la competitività, ma le parole dello staff e della dirigenza sono chiare: il gruppo c’è e non mollerà un
centimetro.
E qualcosa cambia, in effetti, cambia sin da subito, nel girone di ritorno. L’arrivo di Graziani allunga la panchina, poi il rientro degli infortunati. La crescita della Sella parte dalla vittoria di Piacenza che scaccia definitivamente i, se pur poco credibili, fantasmi della retrocessione diretta e conferisce ai ragazzi la consapevolezza di cui avevano bisogno. Da quel mercoledì freddo e nebbioso, arrivano tre vittorie consecutive, di cui due in trasferta, lontano dalle mura amiche la Sella ha cambiato faccia.
Il ritorno è anche il momento in cui sfruttare tutte le lezioni apprese nel viaggio d’andata, quale bar evitare, quale strada percorrere e la Sella impara a far di necessità virtù, ad incassare, a rimanere incollati alla partita, nonostante le spallate, gli infortuni e tutto il resto. Il ritorno. L’unica certezza di questo viaggio è la meta finale è casa, sarà per questo che ogni domenica, ogni mercoledì la Baltur Arena sembra sempre più gremita? Forse la Benedetto XIV è diventata, è, e sarà la casa di tantissimi appassionati, ora serve un ultimo sforzo, tutti insieme, che la Serie A2 é l’habitat naturale della Sella Cento, solo allora il viaggio sarà terminato e il ritorno avrà il sapore di un’andata.

di Matteo De Rosa


LA CRONACA DI LIBERTAS LIVORNO - SELLA CENTO

La Sella inizia alla grande, intasando l’area avversaria e non concedendo fluidità a Livorno in attacco, dall’altra parte della metà campo i rimbalzi offensivi e il carattere dei ragazzi di Di Paolantonio portano gli ospiti a +6, dopo l’arresto e tiro di Berdini e i canestri di Benvenuti e Devoe, poi Banks e Allinei firmano un 4-0 in transizione, che mette in partita anche il pubblico. Dopo il timeout di Di Carlo, Banks si prende sulle spalle Livorno e semina il panico nella difesa della Sella , attaccando il ferro e portandosi, poi, anche a casa il 2+1 del +5 Livorno e 11-0 di parziale. Alessandrini si guadagna un fallo, giudicato antisportivo e interrompe l’emorragia con un 1/2. Il primo quarto finisce 15-11, nonostante un ottimo inizio della Sella.

Delfino sfrutta il suo arsenale per fare canestro e fallo, Fantoni risponde dall’altra parte, mentre le percentuali da tre punti dicono 0/7 da una parte e 0/7 dall’altra.

Devoe rompe la maledizione con la tripla del -2, ma Italiano fa lo stesso nell’azione successiva, poi dopo una serie di ribaltamenti è Stacy Davis a timbrare da tre punti prima e appoggiando al vetro poi, timeout e pari 22. Dopo aver sottolineato le percentuali da tre punti, la partita diventa un festival in stile Golden State, Benvenuti ne segna un’altra e la Sella rimette la testa avanti, attaccando con lucidità la zona di Livorno.  Buca trova due canestri facili, risultato dell’ottima esecuzione offensiva della Libertas, Banks continua nel suo show e segna il quattordicesimo (su 33) del suo primo tempo. La Sella prova a trovare risorse in Sperduto, ma fatica a dare continuità  alle soluzioni offensive. Davis fa un altro 2/2 a gioco fermo e lo stesso Chef risponde a Banks e trascina la Sella al pari 33 dopo 20’.

Benvenuti porta a +3 i suoi con la tripla, poi è ancora il momento di Stacy Davis, prima attaccando forte il ferro, poi con le classiche conclusioni dalla media, porta a +6 la Benedetto XIV e timeout per coach Di Carlo. Banks e Davis persistono in una sfida interna alla partita, con l’ex Effe tra le tante e segnare in transizione il -3, Stacy si prende una tripla in step back da “mamma mia”. Allinei segna con l’aiuto della tabella una tripla pesante, ma Alessandrini risponde con la stessa moneta dall’altra parte. Cento continua a fare la voce grossa a rimbalzo, ma subisce un contropiede sanguinoso sul finire de terzo quarto. La Sella conduce, 50-53.

Allinei pareggia con un’altra tripla, Devoe se ne inventa una letteralmente dal nulla, Quinton Hooker risponde subito dall’angolo ancora da tre e Sperduto si iscrive al festival con il 58-61, poi Livorno sbaglia due tripla tutto sommato a aperte, in questo folle momento di gara la Sella si affida a Davis che non tradisce a fa +5 a poco più di 6’ dal termine.

La Sella tiene difensivamente, poi Berdini trova il centro dell’area per un pulitissimo arresto e tiro, Davis continua a non sbagliare niente al tiro e manda a +7 la Sella, poi Italiano pesca il jolly da tre punti, dopo il gran canestro di Buca e Banks si guadagna i liberi del 65-67. Momento decisivo del match, con Livorno che si è riavvicinata prepotentemente, Davis sbaglia dalla media ed è davvero una notizia, Italiano dall’altra parte gioca un gran 1 vs 1 con Nobile e impatta il match, diventando protagonista in questo finale. Berdini perde un pallone sanguinoso, nell’azione successiva Benvenuti è magistrale nel difendere su Buca, poi Davis, isolamento, palleggio, arresto, tripla e +3 Benedetto XIV a 60” dal termine, la Sella gioca un altro grandissimo possesso difensivo e Devoe completa l’opera segnando dal lato corto dell’area, servendosi della tabella, timeout per Di Carlo e Cento a +5 quando mancano circa trenta secondi al termine. Filloy sbaglia la tripla della speranza, poi nella lotta a rimbalzo il pallone finisce tra le mani di Allinei che pesca un’altra tripla dal cilindro e altro timeout in campo, questa volta per la panchina ospite con la stessa squadra avanti di due lunghezze. Davis viene subito braccato da Filloy e va in lunetta, 2/2 senza battere ciglio e +4 Benedetto, il traguardo è vicinissimo, se non fosse che Banks inventa una tripla allucinante per difficoltà e momenti, la Sella fatica a rimettere in gioco il pallone e quando lo fa è Berdini a finire in lunetta con tanta pressione, dentro il primo, fuori il secondo, ma Benvenuti fa la cosa più importante della partita, rimbalzo in attacco conquistato e altro viaggio in lunetta. 1/2 per il capitano della Benedetto e +3 Cento. La Sella non riesce a spendere il fallo e allora Livorno ha una opportunità per pareggiare, ma la tripla di Banks va corta, espugnato il PalaMacchia, vince Cento 76 a 73, meritando e portandosi a casa due punti importantissimi per la lotta salvezza, ancora una volta arrivati lontano da casa, in una serata che conta e non poco in casa Sella Cento.

TABELLINI

LIBERTAS LIVORNO: Buca 10, Banks 23, Bargnesi, Fratto, Fantoni 2, Tozzi, Filloy, Allinei 15, Hooker 8, Paoletti, Italiano 10

SELLA CENTO: Devoe 16 , Berdini 5,  Alessandrini 4, Graziani, Delfino 3, Sperduto 3, Davis 34, Nobile 2,Tanfoglio, Moretti, Benvenuti 9


LA PREVIEW DI LIBERTAS LIVORNO - SELLA CENTO

“Sono tutte importantissime. Andiamo a Livorno consapevoli che è uno sconto diretto. Dobbiamo essere solidi per 40’, bravi ad approcciare e gestire come sappiamo. Domani sarà fondamentale, anche se non decisiva, mancano ancora 5 partite.”

Emanuele Di Paolantonio ha caricato così il gruppo e tutto l’ambiente che presenzierà anche a Livorno, grazie alla fantastica curva di tifosi che accompagna sempre la Sella.

Domenica per niente banale in casa Benedetto  XIV che si giocherà, però, fuori casa una tappa importantissima nella bagarre salvezza.

La Sella Cento è attesa al Pala Macchia di Livorno per uno scontro diretto che più di così è difficile. L’andata fu la primissima tappa dell’avventura di Emanuele Di Paolantonio e del suoi ragazzi, 83-72 il finale della Baltur Arena, con un inizio shock, un grandissimo Nicolas Alessandrinj e un Carlos Delfino decisivo, anche se iniziavamo a intravedere i primi magnifici passi dello Chef, Stacy Davis. Era il 29 settembre e di strada ne è stata fatta non poca.

La Benedetto ha vinto 5 delle ultime 6 in trasferta, ma Livorno, dopo la rivoluzione che ha portato Coach Di Carlo sulla panchina, ha portato a casa due successi consecutivi.

Ne abbiamo parlato con Andrea Cotti:

“La squadra arriva con la giusta carica emotiva e sente il momento, questo oggi è un gruppo che ha voglia di vincere e che lotta sempre per vincere, anche nelle difficoltà, riesce sempre a reagire in qualche modo senza mai farsi spezzare le gambe. In palestra si sta lavorando, con qualche acciacco da gestire ma oggi il gruppo è presente e si allena crescendo in connessione giorno dopo giorno.

E’ vero che Livorno come roster non ha sostituito o inserito nessun elemento da inizio stagione, ma ha appena cambiato la guida in panchina, affidando il timone a Coach Di Carlo, allenatore espertissimo della categoria. Direi che l’aspetto più importante da attenzionare sarà quello nervoso, ci aspettiamo un clima molto caldo e ostile sportivamente parlando. Bisognerà tenere i nervi saldi, perchè ritengo che di momenti chiave ce ne saranno diversi e bisognerà tenere alta la concentrazione per affrontarli col massimo della lucidità.”

Il fattore campo, così come all’andata, potrebbe giocare un ruolo importante, in un palcoscenico storico e storicamente caldissimo, proprio come ci ha tenuto a sottolineare Giovanni Piastra prima della partita:

“Credo che non possa esserci emozione più grande che giocare in un campo come Livorno, una pizza storica per la pallacanestro italiana; spero che tutti possano essere elettrizzati dal clima e contenti di giocare in un simile palazzetto.”

L’appuntamento è alle 18 di domani su LNP PASS.

 

 


LA PREVIEW DI AVELLINO BASKET - SELLA CENTO

La Sella Cento recupera la partita contro Avellino, all’epoca saltata per la pausa relativa agli impegni delle altre nazionali. Non solo, la squadra di Di Paolantonio ha finalmente recuperato, oltre ad Alessandrini, anche Alessandro Sperduto, che di certo non sarà al 100% da subito, ma è una pedina fondamentale per i biancorosso e con la sua fame di tornare in campo, potrà sicuramente tornare utile alla causa. Situazione ancora da monitorare quella di Georges Tamani, alle prese con un problema fisico già dalla sfida a casa di Brindisi.
Sfida importante, in un campo difficilissimo da espugnare come testimoniano i numeri e che arriva nel momento più caldo della stagione. Dopo questa trasferta, la Benedetto ne avrà altre sue su altrettanti campi complessi: a Livorno e a Orzinuovi e, sicuramente, dopo questo insidioso trittico, avremo qualche informazione in più sull’ epilogo della stagione della Sella.
L’andata fu decisa da un Mussini in stato di grazia. L’ex di giornata sta vivendo una stagione da leader, forse come mai lo era stato dal punto di vista non solo balistico, ma anche di responsabilità che è in grado di prendersi, circondato da una squadra giovane per la categoria, ma che ruota alla grande intorno al suo miglior finalizzatore: attenzione anche a Lewis, esterno atipico con punti nelle mani, ma soprattutto versatilità e capacità di incidere anche difensivamente.
Lo staff tecnico della Benedetto XIV ha presentato la sfida a cavallo del weekend dove i riflettori più luminosi della Serie A2 saranno al PalaDozza, per una Coppa Italia che promette spettacolo.
Emanuele Di Paolantonio ha lasciato un breve, ma significativo messaggio prima della partita:

“Con il massimo rispetto verso ogni singolo avversario che andremo ad incontrare da oggi alla fine del campionato, guardiamo a noi stessi per provare a fare sempre il meglio, cercando di vincere più partire possibile.”

Il secondo assistente Piastra ha posto la lente d’ingrandimento sull’avversario di domani della Sella:

“Avellino Trasferta fondamentale, sicuramente dovremo essere bravi ad entrare in campo con l’atteggiamento e la concentrazione giusta che ci è mancata nella scorsa partita. Sappiamo che Mussini e Lewis sono i loro terminali offensivi più pericolosi e dovremo essere bravi e attenti a limitarli. Intensità difensiva e “ball sharing” saranno le chiavi della partita, affrontiamo una squadra che in casa ha praticamente sempre vinto e che sta disputando un grande campionato ma siamo consapevoli che è una partita alla portata. Stiamo preparando la partita, i ragazzi sono concentrati e motivatine pronti alla battaglia. Siamo ancora in ballo per uscire dai play out anche se il margine di errore è sempre più limitato.”

Appuntamento alle 20:30 su LNP PASS.


LA PREVIEW DI SELLA CENTO - URANIA MILANO

Baltur Arena, nel posticipo di questa atipica domenica che vede la Sella affrontare la squadra di Cardani alle 20 e non alle 18.
Le partite di fronte al proprio pubblico valgono doppio a questo punto della stagione, anche perché Cento ne affronterà soltanto due, dopo questa giornata. La stagione è, ormai, entrata nella parte decisiva, con la Sella in piena corsa per la salvezza diretta, reale obiettivo del roster di Nicolai ed è stato proprio quest’ultimo a sottolineare come, anche confrontandosi con alcuni componenti della squadra, tutti i componenti sono convinti di avere tutto per provare a raggiungere questo obiettivo che avrebbe sicuramente dello straordinario.
Coach Di Paolantonio, insieme al suo staff medico, deciderà all’ultimo momento le convocazioni ufficiali, in attesa di recuperare definitivamente Alessandrini e Sperduto e di valutare la stabilità fisica di Tamani, uscito acciaccato dalla bagarre di Brindisi.
Proprio il Coach originario di Roseto, ha inquadrato la sfida di domani, nella consueta conferenza stampa pre gara:

“Veniamo da una convincente vittoria in trasferta, su un campo molto difficile e contro un avversario di grande valore. Questo ci ha aiutato nell’affrontare la settimana con fiducia nei nostri mezzi e convinzione nel lavoro che stiamo facendo , nonostante le solite difficoltà dovute agli infortuni. Milano è un ennesimo banco di prova di alto livello, giochiamo contro una squadra di alto livello e che meritatamente occupa la quinta posizione. Dobbiamo provare a sfruttare il fattore campo perché nelle ultime partite ne abbiamo soltanto tre in casa e di conseguenza con la nostra grande unità di intenti che comprende squadra, staff, società e pubblico, proveremo a mettere un altro mattoncino alla nostra corsa salvezza.”

All’andata fu necessario tempo supplementare per decidere l’esito del match, con Cento che concludeva il girone d’andata senza colpi in trasferta, oggi la situazione è cambiata, la Sella ha vinto 3 delle ultime 4 trasferte e si sta godendo la miglior versione di Gabe Devoe, arrivata proprio nell’ultima uscita, in cui l’ex Piacenza e Orzinuovi ha letteralmente dominato per tutta la gara.
In dubbio per domani Marco Cesena, che fu decisivo all’andata con una tripla che tagliò le gambe alla Benedetto XIV. Milano gioca bene a basket, seconda per assist in tutto il campionato, nonostante gran parte delle sue fortune passino dalle mani di Alessandro Gentile e Andrea Amato.

Appuntamento alle 20 su LNP PASS con Michele Ferioli e Fabio Spettoli alla telecronaca.


LA PREVIEW DI VALTUR BRINDISI - SELLA CENTO

La benedetto Benedetto XIV parte per la seconda trasfeta più lontana del campionato, per affrontare la Valtur Brindisi di Piero Bucchi.

Ultimo periodo assolutamente positivo per la squadra di Coach Di Paolantonio che si porta dietro addirittura anche qualche rimpianto dal derby di mercoledì contro la Effe. La Sella ripartirà dai 12, meno Tommaso Ragazzi, dell’infrasettimanale, in attesa del rientro di Sperduto e Alessandrini, due pedine fondamentali per lo scacchiere biancorosso, in una stagione in cui abbiamo visto Cento al completo soltanto in rarissime occasioni. All’andata fu trionfo Benedetto, una vittoria tirata e fondamentale alla Baltur Arena contro una Valtur che è cambiata e non poco nella fisionomia, nelle gerarchie e soprattutto nei risultati. Isiah Brown ha preso il posto di Kadeem Allen, Mark Ogden è tornato a piena disposizione della squadra, ma Giovanni Vildera non ha trovato un attimo di pace in questa stagione, dopo il lungo infortunio di inizio stagione, il centro si è fermato di nuovo, questa volta per una lesione alla coscia destra. In un campionato così lungo ed equilibrato, tutte le squadre che non hanno nemmeno la parvenza di essere al completo ne risentono, com’è normale che sia. Domenica, infatti, al PalaPentassuglia, si affrontano due tra le squadre più attanagliate dagli stop forzati dei propri interpreti.

Giovanni Piastra, secondo assistente allenatore, si è soffermato sul momento dei suoi e sulle chiavi della sfida di domani, nella conferenza stampa di presentazione della partita:

“Credo che la pressione, se così possiamo chiamarla, ce l’abbiamo da inizio anno. Sappiamo da sempre quale è il nostro obiettivo, la salvezza, e quindi sappiamo benissimo che ogni partita conta. Sapevamo che saremmo arrivati più o meno in questa zona della classifica a questo punto dell’anno, forse potevamo avere 2/4 punti in più ma poco conta. La partita contro Brindisi sarà l’ennesiam battaglia, loro sicuramente pagano assenze importanti e noi dovremo essere bravi a sfruttarle cercando di tenere l’intensità offensiva più alta possibile e ridurre gli errori difensivi al minimo, cosa che invece nella partita contro la Fortitudo non siamo stati in grado di fare. Un buon primo tempo anche se l’inizio della partita non è stato brillante, poca attenzione sulle loro caratteristiche offensive. sicuramente siamo stati bravi a recuperare il gap e prendere un vantaggio alla fine del primo tempo. Diciamo che il secondo tempo è stata la fotocopia di tante nostre partite dove, quando si alza il livello di fisicità, soffriamo parecchio e smettiamo di giocare di squadra, cercando soluzioni individuali che ogni tanto funzionano ma spesso no. Abbiamo due allenamenti per recuperare un po’ di energie mentali e fisiche e poi andare determinati a Brinidisi per prenderci una vittoria che sarà fondamentale nella lotta per la nostra salvezza.”

All’andata fu decisivo proprio Alessandro Sperduto, in una partita regnata dagli sforzi difensivi, aspetto dal quale la squadra di Di Paolantonio vuole e deve ripartire, dopo aver pagato caro le piccole sbavature contro la Fortitudo. Ivan Almeida rappresentava il ruolo di vice Ogden, prima del trasferimento a Cremona, e rappresentò un problema per la difesa centese, così come Calzavara, la cui crescita in termini anche di maturità e leadership è sotto gli occhi di tutti.

Trasferta importante per la Sella, così come lo saranno tutte le partite in fin dei conti, dal momento che, come ricordato da Coach Di Paolantonio al termine dell’ultima partita casalinga della Benedetto, il campionato corre e se dalle sconfitte contro Pesaro e Bologna si può portare a casa tanto in termini di approccio alla gara e prestazione, rimane il rimpianto di non aver racimolato punti e aver  accorciato, di nuovo, la classifica in chiave Salvezza.

Appuntamento alle 18 di domani su LNP PASS.


CENTO SCHOOL CUP 2025 - ASPETTANDO LA FINALE

Giovedì 16 gennaio, nella suggestiva Sala Zarri del Palazzo del Governatore di Cento, è stata presentata la prima edizione della Cento School Cup 2025, un progetto ideato dalla Benedetto XIV patrocinato dal Comune di Cento che mira a unire studenti, scuole e territorio attraverso lo sport.

L’iniziativa coinvolge i tre istituti superiori di Cento IPSIA Taddia, Liceo Cevolani e ISIT Bassi- Burgatti in una competizione multidisciplinare che abbraccia non solo il basket, ma anche il giornalismo sportivo, la comunicazione social, il marketing e ticketing.

L’obiettivo? Promuovere valori di aggregazione, inclusione e crescita personale, trasformando lo sport in un potente veicolo educativo.
La competizione, ha avuto inizio a metà gennaio e terminerà lunedì 3 marzo presso la Baltur Arena, includendo sfide emozionanti sul campo e progetti creativi fuori dal parquet.

Studenti e scuole hanno lavorato come vere e proprie società sportive, assumendosi responsabilità e mostrando il loro talento in diversi ambiti. Il ricavato della vendita di biglietti per l’evento clou, la partita di Serie A2 tra Sella Cento e VL Pesaro, sarà devoluto alla Fondazione Don Giovanni Zanandrea Onlus, sottolineando l’impegno solidale dell’iniziativa.

Un ringraziamento speciale va a Baltur e Lavoro Più, che hanno deciso di sostenere il progetto come sponsor, dimostrando ancora una volta il loro legame con la comunità centese.

La Cento School Cup non è solo una competizione, ma un’opportunità multidisciplinare unica per crescere insieme, valorizzare il territorio e costruire legami indimenticabili. Che vinca il migliore, ma soprattutto che vincano lo spirito di squadra e il senso di appartenenza!


LA PREVIEW DI SELLA CENTO - FORTITUDO BOLOGNA

Esatto tifosi biancorossi, è arrivato quel mercoledì che tutti abbiamo cerchiato sul calendario. Si rinnova una sfida speciale, per tanti motivi. Innanzitutto la classifica, la Sella potrebbe approfittare della poca costanza delle sue rivali di classifica per compiere un ulteriore grande passo avanti verso la salvezza diretta, contro una Fortitudo che arriva alla Baltur Arena non nel suo momento migliore. In seconda battuta, si tratta di un derby, con due tifoserie che si rispettano e che regalano spettacolo in tutti i palazzetti del campionato. Per Renato Nicolai sarà ancora più speciale, proprio perché il basket, per il GM della Benedetto XIV, é diventato più di una passione, anche e soprattutto grazie alla Fortitudo, dove ha mosso i primi passi della sua esaltante carriera. Non a caso, ne ha parlato così, ospite a BasketIn ieri sera:

"Sarà una partita speciale, con la Fortitudo è sempre molto sentita e sono sicuro che sarà uno spettacolo sugli spalti. Per noi è una sfida da portare a casa, sappiamo che la Effe partirà forte, anche visto il momento che sta passando. Comunque vada sarà una festa, iniziative, ospiti importanti come Federico Taddia che riceverà il Premio Patrimoni dal nostro main sponsor Sella. Federico lo conoscete tutti, siamo felici di accogliere un nostro tifoso così speciale, speriamo di fare a lui e a tutti i presenti un bel regalo sul campo."

Inoltre, sarà una serata indimenticabile dal punto di vista delle iniziative e degli ospiti: sarà con noi a rifare biancorosso anche Federico Taddia, domani sul Resto Del Carlino con un’intervista dedicata alla sua carriera, arrivata ai massimi livelli dell’autorialità, del giornalismo, della scrittura e della divulgazione, ma partita a pochi passi dalla Baltur Arena. L’autore televisivo di Fiorello, ma non solo, verrà omaggiato con il Premio Patrimoni, con cui il main sponsor della Benedetto XIV, Sella, valorizza le personalità del territorio che si sono distinte particolarmente nel loro campo.

Michele Ferioli, prima voce per le partite casalinghe della Sella ci ha aiutato nell’’inquadrare le chiavi tattiche del match, lasciando indicazioni importanti sul piano gara dei biancorossi:

“La Sella Cento dovrà riuscire ad attaccare con fluidità ed efficacia una delle migliori difese del campionato. La Fortitudo ha esterni con grossa taglia fisica che mettono molta pressione sulla palla e sulle linee di passaggio.
La Benedetto dovrà essere brava a non fermare la palla, cercando di entrare velocemente nei giochi offensivi muovendo rapidamente palla e giocatori, altrimenti rischia di essere stritolata dalla difesa di Caja che è anche molto brava a chiudere l'area con l'atletismo e la fisicità di Freeman e degli altri lunghi.
In difesa la Sella dovrà cercare di non subire i mismatch nel ruolo di playmaker, dove la coppia Berdini -Tanfoglio potrebbe essere portata spalle a canestro dal duo Fantinelli-Vencato, che possono concludere in proprio dal post basso, oppure attirare raddoppi e creare gioco per i compagni.
Lo staff tecnico biancorosso sicuramente preparerà degli accorgimenti in questo senso, tenendo conto che la Fortitudo ha in Freeman uno dei migliori attaccanti per percentuale nel tiro da 2, ma sapendo che sul perimetro agiscono specialisti dall'arco dei 6,75 come Mian, Panni, Aradori e Bolpin.“

Per quanto riguarda i protagonisti veri e propri, abbiamo lasciato l’onere e l’onore allo staff tecnico di Coach Di Paolantonio.

Andrea Cotti ha presentato una partita stimolante per i suoi ragazzi, che dovranno fare a meno ancora, ma ancora per poco in teoria, di Sperduto ed Alessandrini. Il primo punto all’ordine del giorno é proprio quello di pareggiare la fisicità della squadra di Coach Attilio Caja, che non sta vivendo un momento facile e proprio per questo arriverà con il coltello tra i denti sul parquet di Cento.

“E’ vero che la Fortitudo non sta attraversando un bel periodo, ma rimane ugualmente una squadra di prima fascia. Hanno un roster lungo composto da Italiani di altissimo livello, guidati da Coach Caja che in questa categoria e ̀ un professore. Dovremo essere bravi a vivere il momento della partita e adattarci, perché sono veramente abili nel capire quando aprire il campo aumentando i possessi e quando invece gestire il tempo usando situazioni più ragionate, con tante opzioni anche all’interno dello stesso set offensivo. E ́ proprio in questo aspetto che dovremo mantenere alta la concentrazione, sonon in grado di prendere vantaggi con la cura dei dettagli e il flusso di movimento nelle situazioni che vogliono cavalcare. La Fortitudo e ̀ la squadra che in questa categoria concede meno in area, grazie sicuramente alla taglia, ma soprattutto all’aggressivita ̀ che sanno mettere nella meta ̀ campo difensiva. Noi dovremo essere bravi a pareggiare in termini di energia ed essere tutti connessi pronti ad aiutarci e rispettare il piano partita. Inoltre, sara ̀ fondamentale l’aspetto emotivo, le partite contro la Fortitudo hanno sempre un sapore particolare e ci sara ̀ un bel clima, il palazzetto sara ̀ pienissimo e fara ̀ un gran rumore. Andiamo incontro ad un finale di stagione infuocato, in casa avremo solo partite sulla carta complicate, ma noi vogliamo pensare solo a noi stessi, vogliamo rispettare il nostro palazzetto, i nostri tifosi e la nostra maglia andando in guerra tutte le partite.”

Non è tempo di badare alle statistiche, ma di viversi una notte che sarà storica a prescindere. Appuntamento alle 20:30 alla Baltur Arena o su LNP PASS coi soliti Michele Ferioli e Fabio Spettoli al commento.


Riflessioni in attesa della Fortitudo, con Francesco Del Santo

Dopo un’inusuale domenica con facilità di parcheggio di fronte alla Baltur Arena o senza un pullman del Settore Zimmer sulle autostrade italiane, la Benedetto XIV si prepara per il derby contro la Fortitudo Bologna, lasciando a tutto il contesto circostante il giusto respiro per fare il punto, a questo punto del campionato. Un’annata così frenetica e piena di impegni, lascia poco tempo all’analisi e tutti i pensieri a caldo diventano automaticamente opinioni, perché il tempo di cambiare idea non c’è e anche se ci fosse, la partita o l’evento successivo farà dimenticare tutto quello che è successo prima.

Si dice che si capisce il valore delle cose solo quando non ci sono più, invece, alla famiglia biancorossa è capitata una situazione differente, ovvero comprendere il valore della squadra quando alcune sue colonne sono ritornate. Carlos Delfino è tornato dopo un infortunio difficile da gestire, fisicamente ed emotivamente e chi avesse avuto bisogno di un’altra dimostrazione da parte del campione olimpico, é stato nettamente accontentato, viste le prestazioni del giocatore più maturo del campionato. È facile anche dimenticarsi che Roma non è stata costruita in un giorno e quando si è deciso di puntare su un mix di giocatori giovani, ma con responsabilità da grandi, e atleti più navigati, non tutti avevano messo in conto la necessità di tempo che richiede questa operazione: oggi la squadra più giovane del campionato può vantare leadership e carattere anche dai meno esperti e questo grazie al loro talento e alla loro mentalità, ma anche al lavoro di Emanuele Di Paolantonio e di tutto il suo staff.

Un’altra cosa di cui è facile dimenticarsi è che le persone che vestono i colori che tifiamo, lavorano, banalmente. E proprio come noi, necessitano del tempo e delle condizioni necessarie per lasciare la propria impronta. Infine, se Roma non è stata costruita in un giorno, figuriamoci Cento. La Benedetto XIV si basa su 61 anni di storia e di passione e uno degli aspetti più magici di questo sport è che se giocatori, allenatori, dirigenti vanno e vengono, i valori forgiati dalla società che si è evoluta nel tempo rimangono. Oggi, tutti i componenti della squadra, e non solo quella che scende in campo, centese, riflettono la voglia, il senso di unione e la cultura di questa società, con l’obiettivo di regalare gioie ai propri sostenitori, con uno sguardo sempre rivolto verso il futuro.

Francesco Del Santo, preparatore fisico della Sella Cento e al primo anno della sua esperienza biancorossa, ci ha raccontato proprio questi aspetti, tradotti nel linguaggio tecnico del suo mestiere, una di quelle piccole giganti frazioni che spesso è facile dimenticare, quando si vince e quando si perde.

“È importante capire che è un campionato nuovo, con una nuova formula e questo porta ad una gestione dei carichi differenti per tutti. Il nostro obiettivo è dare priorità alla partita, modulando il lavoro con le esigenze tecniche, tattiche e, ovviamente, fisiche.

Se un giocatore ha bisogno di uno stimolo diverso rispetto al basket giocato, lo gestiamo individualmente. Non possiamo avere un obiettivo specifico, perché il nostro obiettivo è la permanenza in questa categoria e per fare in modo che accada tutte le partite sono importanti. La prima parte di campionato è stata particolare, anche perché staff e squadra erano completamente nuovi, serviva trovare una chiave di lettura collettiva, ma è normale, le stagioni sono lunghe. Fisicamente parlando, gestiamo i carichi in base agli impegni settimanali, sicuramente la gestione del gruppo è stata aiutata dall’avere più rotazioni. La strategia cambia in base agli infortuni, qualcosa puoi mettere in conto, ma altre cose vanno contro il tuo controllo, a dicembre siamo stati un po’ in difficoltà, perché l’equilibrio che avevamo ritrovato, l’abbiamo riperso subito a causa di altri stop inaspettati. Siamo stati bravi ad adattare le nostre esigenze alla situazione, ci ha compattato lavorare contro questa serie di ostacoli. L’incidenza alta di infortuni é quasi normale, il campionato è nuovo per tutti.”


INTERVISTA DOPPIA: IL DUO USA

Stacy Davis e Gabe Devoe sono i protagonisti di questa terza intervista doppia di stagione. Scopriamo insieme qualcosa in più sulle loro personalità, carriere e passioni.

Ciao ragazzi! Come state? È un buon momento per voi, personalmente?

S: “Si, sto bene. É sempre bello vincere, soprattutto la nostra prima in trasferta. Abbiamo avuto una situazione difficile, con tanti infortuni durante tutta la stagione e per la squadra è una bella iniezione di fiducia, era una vittoria troppo importante per noi.”

G: “Sto bene, sono felice di essere qui. Personalmente, vengo da un periodo di alti e bassi, non ho giocato la mia migliore pallacanestro, ma abbiamo ancora tante partite e mi concentro su quelle.”

Come vi state trovando a Cento e quali sono le prime cose che vi hanno colpito quando siete
arrivati qui?

S: “La prima cosa che mi ha colpito di Cento è la tranquillità. Molto piccola, ti fa sentire a casa. Io sono cresciuto in grandi città, ma mi trovo bene in un ambiente così. Subito dopo, ho notato l’atmosfera che si respira grazie ai tifosi, la cultura cestistica. È davvero fantastico, sono grato.”

G: “Per ora qui a Cento sta andando tutto bene, mi trovo alla grande. Il primo fattore che mi ha stupito è sicuramente la tifoseria, molto appassionata, ti supporta tanto durante le partite.”

Stacy, ormai sei stato denominato “Lo Chef”, come nasce questa passione? Tu Gabe invece hai un soprannome?

S: “La mia passione per la cucina è iniziata nel mio anno da Rookie. Ero in Ucraina e tenevo una dieta vegetariana, anche se non c’erano tante opzioni vegetariane; quindi, il meglio che potevo fare era cucinare, imparare alcune ricette. É terapeutico, passo molto tempo da solo, quindi mi piace molto mettere su le mie cuffie e iniziare a cucinare come si deve. É sempre cosa buona cucinare qualcosa di buono per sé stessi. Piatti italiani? Si! Faccio un ottimo risotto, con il parmigiano soprattutto, non ho ancora provato a fare le lasagne, ma saranno il mio prossimo obiettivo.”

G: “Stacy è lo chef, è vero... abbiamo avuto una serata Taco a casa sua, l’ho sicuramente apprezzata, complimenti allo chef. Io non sono bravo in cucina come Stacy...mi piacciono i videogiochi, Call of Duty per esempio, sono un giocatore.”

Tornando alla pallacanestro, com’è il vostro rapporto con il basket fuori dal campo? Seguite l’NBA, l’Eurolega?

S: “In realtà non ho molte occasioni per guardare l’Eurolega, ma seguo i risultati, ne parlo con i ragazzi in spogliatoio, un po’ come a casa quando parlavo coi miei dell’NBA, nelle nostre chat e così posso tenermi informato. Mi piace studiare tanti giocatori diversi, ad esempio in questa stagione sto osservando molto Shai Gilgeous- Alexander, credo sia il favorito per l’MVP in NBA quest’anno. Nel corso degli anni ho osservato gente come Marcus Morris, Paul Millsap, anni fa mi focalizzavo su Josh Howard, che ha giocato nei Mavs tra il 2008 e il 2010 circa, mi interessa vedere come giocatori che mi piacciono si mettono in proprio, in campo e durante gli allenamenti.”

G: “Sono un grande fan del basket, in generale, seguo ancora la squadra del mio college. Mi piace molto il Monaco in Eurolega un mio amico gioca lì, in NBA... sono un grande fan di Lebron e quindi dei Lakers.”

Come la pallacanestro è entrata nella vostra vita e chi è stata la persona chiave nella vostra carriera?

S: “Mio padre è stato la persona chiave per la mia carriera nel basket. In realtà, la mia primapassione è stata il football. Il mio giocatore preferito è stato...caspita, ho un vuoto... allora uno dei migliori è sicuramente Vin Shawn, ma crescendo, non ricordo il nome, mi è sempre piaciuto il runner back per i Denver Broncos e i Tennesee Titans. Da ragazzino, pensavo di poter giocare a Football perché ero molto più grosso dei miei coetanei, mia mamma non me lo lasciava fare. Poi, mio padre mi ha messo la palla da basket in mano, andavo a giocare a casa di un suo amico e mi sono innamorato del gioco e ho continuato a giocare da lì in avanti e ora sono qui.”

G: “Non so se c’è stata una persona in particolare, i miei genitori mi hanno avvicinato allo sport sin da piccolo, non solo basket anche football, baseball...ma mi sono innamorato della pallacanestro, gioco da quando ho 5,6 anni. C’è stato un allenatore che mi ha influenzato molto, il suo nome era Larry Ross, era il mio coach all’High School, é lui che mi ha dato la fiducia per alzare il mio livello.”

 

Tornando al periodo del College negli Stati Uniti, come sono stati quegli anni?

S: “Il College di Pepperdine é fantastico. Vorrei rivolgere le mie condoglianze a tutti quelli che sono stati colpiti dagli incendi, conosco anche persone colpite. A parte questo, Pepperdine è a cinque minuti dalla spiaggia, fantastico, ho i miei migliori amici lì, davvero bei tempi, a livello di insegnamento non è seconda a nessuno e mi porto sempre dentro il ricordo, cerco sempre di tornare, ogni estate, sicuramente tornerò la prossima estate, la mia esperienza è stata davvero incredibile.

G: “La mia università distava solo un’ora e mezza da casa, quindi vicino alla famiglia che veniva spesso a vedermi. Probabilmente il periodo più bello della mia vita, un’esperienza incredibile.”

 

Potete raccontarci qualcosa per cui vi sentite grati, e se c’è qualcosa che rimpiangete o che vorreste cambiare nella vostra vita.

S: “Sì ho 30 anni... assurdo... sai, non ho molti rimpianti, credo che quando prendi delle decisioni pensi sempre che siano le migliori per te, è chiaro che ripensandoci magari ti viene da dire “oh, potevo fare diversamente...”, ma non ho rimpianti, sono estremamente grato di continuare a giocare basket a livello professionale. Questo è il mio nono anno e pensare che ho passato tutto questo tempo a questo livello, così come ho fatto al college e mi sento fortunato a continuare a svegliarmi e pensare al gioco che amo da quando ho sette anni. Credo che questo sia il fattore per cui sono più grato, ho una grande opportunità tutti i giorni, ovviamente ci sono momenti belli e momenti meno belli, ma prima di ogni partita, prego per essere grato di quel momento e di condividere l’esperienza con questi ragazzi, sono grati di essere a Cento e fortunato per questo gioco e tutto ciò che ha portato nella mia vita. Ci sono gli alti, i bassi, in ogni cosa che fai, ma c’è sempre qualcosa per cui essere grati, perché le cose potevano andare diversamente, non avrei avuto un’educazione se non fosse stato per il basket, non sarei qui a Cento...quindi sconfitte, vittorie... bisogna comportarsi come il mio vecchio allenatore diceva: bisogna sviluppare un’attitudine alla gratitudine.”

G: “Sono orgoglioso e grato per la mia famiglia, sono uno di famiglia, sono contento perché il prossimo mese saranno qui. Per la questione dei rimpianti sinceramente non cambierei niente, sono felice di come sono andate le cose e mi sto godendo il viaggio.”